Biblioteche riscoperte. Ab artis inventae origine

Storie di libri, persone e biblioteche milanesi tra le edizioni quattrocentesche della Braidense

Chissà se Johann Gutenberg, quando alla metà del Quattrocento inventò la stampa a caratteri mobili, fosse consapevole di cambiare il mondo. Da quel momento il prodotto tipografico entrò prepotentemente nella vita delle persone e la nuova tecnica – la «sancta ars» come la definì il cardinale filosofo Niccolò da Cusa – fu impiegata per oltre tre secoli, senza particolari stravolgimenti.

L’incunabolo, ovvero convenzionalmente il libro a stampa prodotto durante i primi cinquant’anni di vita dell’arte tipografica, sarà l’oggetto della mostra Biblioteche riscoperte Ab artis inventae origine: storie di libri, di persone e di biblioteche milanesi, tra le edizioni quattrocentesche della Braidense, che si svolgerà presso la sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano dal 4 febbraio al 28 marzo 2020. Due mesi in cui uno dei più importanti istituti italiani di conservazione aprirà le porte al grande pubblico che potrà ammirare, in un affascinante percorso adatto a tutti, oltre cento volumi, estremamente preziosi e rari, stampati entro la fine dell’anno 1500.

La Biblioteca Braidense possiede una delle maggiori raccolte di edizioni quattrocentesche a livello nazionale. Al fine di valorizzare questo inestimabile patrimonio culturale, la Regione Lombardia, con la collaborazione operativa del Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca (CRELEB) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha sostenuto un ampio lavoro di censimento e catalogazione dell’intero fondo, che ha richiesto oltre tre anni di impegno e che è giunto in porto solo pochi mesi fa. Ora una minuziosa descrizione del patrimonio braidense è gratuitamente disponibile on line per il pubblico degli studiosi (ma non solo) di tutto il mondo, nel grande database internazionale:

Material Evidence in Incunabula  (https://data.cerl.org/mei/_search?lang=it)

gestito dal prestigioso Consortium of European Research Libraries (CERL) di Londra. Per quanto riguarda la Braidense, si tratta di dati estremamente preziosi per ricostruire figure di antichi lettori e collezionisti, perdute raccolte librarie e biblioteche di istituti religiosi milanesi e non solo. Soprattutto queste notizie rappresentano una fonte indispensabile per ricostruire la formazione di una grande biblioteca, accresciutasi anche tramite le acquisizioni derivate dalle soppressioni degli istituti religiosi.

La Regione Lombardia è all’avanguardia nel settore sia in Italia sia nel mondo, avendo già riversato nel database MEI i dati relativi a oltre i due terzi dell’intero patrimonio di incunaboli conservato nelle biblioteche del territorio (per un totale di quasi 9.000 esemplari). Per Milano, si pensi alla grande collezione dell’Archivio storico civico e Biblioteca Trivulziana, cui si aggiungono i fondi della Biblioteca civica “Angelo Mai” di Bergamo e della Biblioteca civica Queriniana di Brescia, oltre a numerose biblioteche “minori”.

Il percorso espositivo della mostra Biblioteche riscoperte Ab artis inventae origine, sarà articolato in tre sezioni: la prima introdurrà il visitatore alla conoscenza degli aspetti tipici del libro a stampa del XV secolo, mettendone in risalto gli elementi di novità e invitandolo a riflettere sul rapporto tra tradizione e innovazione; nella seconda, invece, si potranno ammirare alcuni esemplari particolarmente preziosi per rarità o valore storico; l’ultima sezione, infine, mirerà a ricostruire la storia, ovvero il percorso secolare dei singoli volumi. Attraverso lo studio dei segni lasciati sui libri dagli antichi lettori nel corso dei secoli, infatti, si dimostrerà come essi abbiano viaggiato nel tempo e talvolta nello spazio, prima di confluire nella raccolta braidense. Alcuni pannelli descrittivi faciliteranno il visitatore nell’esperienza del percorso, che sarà anche arricchito dall’esposizione di una selezione di attrezzature tipografiche, gentilmente messe a disposizione dal Museo della Stampa e Stampa d’Arte “Andrea Schiavi” di Lodi. Un’occasione unica per entrare dal vivo nel mondo di Gutenberg e dei suoi successori.

La mostra intende rivolgersi sia al visitatore che si avvicina per la prima volta al libro antico sia a quello più esperto, con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere una porzione importante del patrimonio librario della Biblioteca Nazionale Braidense.

Durante il periodo di apertura della mostra, la Biblioteca Nazionale Braidense ospiterà anche due incontri dedicati ad alcune recenti esperienze di catalogazione e valorizzazione di fondi incunabolistici: martedì 25 febbraio, alle ore 16.30, Edoardo Barbieri (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Marco Palma (già Università di Cassino) dialogheranno sull’esperienza del progetto, tutt’ora in corso, di catalogazione degli incunaboli delle biblioteche siciliane, in un incontro dal titolo Biblioteche perdute e storie ritrovate tra i cataloghi di incunaboli delle biblioteche siciliane; martedì 10 marzo, invece, sempre alle 16.30, Luca Rivali (Università Cattolica del Sacro Cuore) discuterà con Maurizio Festanti e Roberto Marcuccio (Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia) nell’incontro “Quelle edizioni sono le più sincere”. Libri e biblioteche dal catalogo degli incunaboli della Panizzi di Reggio Emilia.

La mostra sarà inaugurata ufficialmente martedì 4 febbraio, alle ore 17.30: interverranno James Bradburne (Direttore generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense ), Maria Goffredo (Direttrice della Biblioteca Nazionale Braidense), Edoardo Barbieri (Direttore del CRELEB), Danilo Zardin (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Fabrizio Fossati (curatore della mostra).

Data Inizio: 04 febbraio 2020
Data Fine: 28 marzo 2020
Costo del biglietto: Ingresso libero
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Milano, Pinacoteca di Brera - Biblioteca Nazionale Braidense di Milano
Orario: Inaugurazione: 4 febbraio ore 17.30 5 febbraio - 28 marzo 2020 dal lunedì al sabato 9.00 – 13.30 Domenica chiusa
Telefono: +39 02 86460907
Fax: +39 02 72023910
E-mail: b-brai@beniculturali.it mbac-pin-br@mailcert.beniculturali.it

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